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    Il nostro contributo al Banco Alimentare

    Dal 2011, doniamo le eccedenze di produzione alimentare e prodotti non vendibili provenienti dai punti vendita della Grande Distribuzione, per un totale di oltre 9 milioni di lattine, equivalenti al fabbisogno proteico giornaliero di quasi 2,5 milioni di persone.

    Dal 2011 doniamo le eccedenze di produzione alimentare e prodotti non vendibili provenienti dai punti vendita della Grande Distribuzione, per un totale di oltre 9 milioni di lattine, equivalenti al fabbisogno proteico giornaliero di quasi 2,5 milioni di persone.

    Nel 2019, tra le iniziative più importanti, abbiamo aderito al Food Poverty Lab, un progetto multi-stakeholder ideato da Banco Alimentare della Lombardia insieme ad Altis-Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

    Il progetto è nato per rispondere a un’esigenza reale: gestire le eccedenze alimentari e dare loro nuova vita. Il suo obiettivo era quello di migliorare la gestione del recupero e della distribuzione delle eccedenze alimentari, al fine di costruire progetti pilota sul territorio.

    Il progetto prevedeva il recupero delle eccedenze delle verdure impiegate nella produzione delle Insalatissime Rio Mare nello stabilimento di Cermenate, da donare ad alcune strutture caritative di Como e provincia.

    Nel 2020, la crisi scatenata dalla pandemia ha reso necessario un intervento su vasta scala per soddisfare le esigenze alimentari della popolazione.

    In risposta, abbiamo messo a disposizione più risorse. Durante la crisi, Rio Mare ha donato oltre 860.000 scatole di tonno a Banco Alimentare della Lombardia, contribuendo a sostenere il fabbisogno nutrizionale quotidiano di oltre 230.000 persone in difficoltà.

    A settembre 2020 abbiamo lanciato La bontà ripaga, un’iniziativa che ci ha permesso di donare pasti ai più bisognosi e di far risparmiare i consumatori sui costi della spesa, dando un sollievo indispensabile alle famiglie.

    Per ogni 10 euro di prodotti Rio Mare acquistati, abbiamo donato l’equivalente di dieci pasti a Banco Alimentare, rimborsando al consumatore il 50% del costo dell’acquisto. L’iniziativa ci ha permesso di distribuire 700.000 pasti alle persone in difficoltà.